PAGELLE Canadesi – UTR & Canadesi – San Filippo Neri

Canadesi – UTR

Zuccoli 6,5

Grandoni 6

Scicchitano P. 7,5

Costanzo G. 7

Gammaldi 7

Marabitti 5,5

Cavalcanti 6,5

Innamorati 6

Silvetti 6

Catena 6,5

Scicchitano G. sv

Sammarco 6

D’auria 6,5

Ricci 6,5

Manto 6

Controni 5,5

 

Canadesi – San Filippo Neri 
Sbornia post-Marabba e distanza temporale dai fatti accaduti non permettono un commento per ogni singola persona, la redazione si limita a fornire un giudizio generale.
Zuccoli 7,5
Costanzo 6,5
Scicchitano 7
Silvestri 7
Gammaldi 7
Tuninetti 6
Ricci 6
Cavalcanti 6,5
Silvetti 7
Catena 6,5
Michelon 6,5
Subentrati:
Paganelli 6
D’Auria 6
Sammarco 6
MARABITTI 8,5
Canadesi (uniti, come squadra) voto. 10
CUORE. GRINTA. PALLE.
|…| la palla finisce sui piedi del nove avversario nella sua tre-quarti, Zuccoli non c’è più, era salito anche lui ma, correndo più velocemente di quando vede una bionda sola al bancone in discoteca, si dirige verso la sua porta; il 9 tira, la palla vola verso la porta canadese, verso la fine di tutto, Zuccoli però c’è, è tornato e blocca in sicurezza; c’è tempo per l’ultimo arrembaggio. Il numero 1 col fratino giallo la mette a terra, avanza un po’, si aggiusta il ciuffo, la spara verso l’area avversaria e fa una preghiera, la palla però è diretta in una zona sprovvista di giocatori in maglia granata; – non può finire così – è quello che pensa anche il Gallo e, allora, si avventa sulla sfera, prende la scala, sale in cielo e la spizza dentro l’area di rigore; il San Filippo resta a guardare ma non il nostro Capitano, lui è lì, come un segno del destino, protegge palla, viene atterrato, abbattuto ma, neanche per sogno, mai annientato, forse la tocca, non si sa come ma riesce a farla scorrere in qualche modo; entra in gioco ora l’uomo della provvidenza: Francesco Marabitti. Vede la palla avvicinarsi e  pensa che non può mancare l’appuntamento con la storia, con il riscatto, con la gloria; 3 giorni prima con un assist involontario aveva rischiato di gettare i Canadesi nel baratro, adesso può portarli in Paradiso.
Non sbaglia. È delirio.
Qualche giorno dopo si scoprirà che quel gol non è servito a nulla, il campionato è sfumato via nel nulla, i ragazzi di Mister D’Angelo cadono dalle stelle alle stalle.
Resta solo la Coppa. La domanda però è: ci interessa la Coppa?
In una stagione in cui la prima partita Michelon la risolse all’ultimo minuto, in cui una delle partite più pazze della storia canadese, contro il Tor Lupara, fu decisa all’ultimo minuto, in cui contro Flavio e Bayer si è perso all’ultimo minuto e, infine, contro il San Filippo Neri, si è andati ad un passo dal sogno all’ultimo minuto,  una risposta a questa domanda dobbiamo darla noi. Buttare tutto via o prenderci quello che è nostro? Essere solamente delle comparse o decidere di essere protagonisti?
Facciamolo per il tendine di Peppe, per il crociato di Dado, per l’emoglobina di Giacomo, per chi vi pare.
Da parte mia posso solo dire che la Quaresima è finita: andiamo a prenderci la Coppa, adesso o mai più, oggi è il nostro ultimo minuto.

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